Guida Accessibilità e presentazione in LIS delle mostre "Julie Mehretu. Ensemble" e "Pierre Huyghe. Liminal"

Julie Mehretu, TRANSpaintings, 2023-2024, Courtesy of the artist and White Cube. Installation view, “Julie Mehretu. Ensemble”, 2024, Palazzo Grassi, Venezia. Ph. Marco Cappelletti © Palazzo Grassi, Pinault Collection

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9.05.24

Guida Accessibilità e presentazione in LIS delle mostre "Julie Mehretu. Ensemble" e "Pierre Huyghe. Liminal"

La Guida Accessibilità e i video in Lingua Italiana dei Segni accompagnano i visitatori alla scoperta delle mostre "Julie Mehretu. Ensemble" e "Pierre Huyghe. Liminal".

In occasione di "Julie Mehretu. Ensemble" e "Pierre Huyghe. Liminal" Palazzo Grassi propone ai visitatori una Guida Accessibilità, realizzata in collaborazione con Carlo di Biase, storico dell'arte e esperto di accessibilità museale, Davy Mariotti, interprete e traduttore in International Sign e Consuelo Frezza per la revisione. I visitatori sono accompagnati in un percorso di visita delle mostre con brevi introduzioni alle tematiche e con spiegazioni di una selezione di opere e immagini.

Nella guida, disponibile online e all'ingresso di Palazzo Grassi e Punta della Dogana, sono presenti testi in lingua italiana semplice. Una playlist di video di presentazione in Lingua Italiana dei Segni è accessibile a tutti online.

Ensemble significa "insieme": infatti, in mostra a Palazzo Grassi si possono ammirare le opere di Julie Mehretu e quelle di altri artisti. Hanno tutti in comune esperienze di migrazione e di spostamento e hanno condiviso parte della loro della vita e della loro carriera professionale.

Liminal è una parola inglese che significa «sul limite», sul bordo. Infatti, le opere presentate a Punta della Dogana sono un ponte tra gli esseri umani e il mondo non-umano.

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Articolo

13.09.24

"Ensemble" con i partecipanti di Altri Sguardi

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6.08.24

"È una fuga da quell'unico piano di realtà in cui siamo intrappolati e da cui siamo limitati." Pierre Huyghe

Pierre Huyghe, Zoodram 6, 2013 Aquarium, live marine ecosystem, resin shell after Constantin Brâncusi’s Sleeping Muse (1910). 135 × 99 × 76 cm Courtesy of the artist; Neue Nationalgalerie Photo Credit: Guillaume Ziccarelli

È molto difficile uscire da una condizione in cui tutti noi esistiamo. [...] Questa mostra per me è una specie di nascita o formazione di creature, un tentativo di far emergere una volontà che è una volontà inumana.

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4.06.24

"Ho sempre lavorato con la musica e credo che questa mostra sia in un certo senso come una colonna sonora. Credo che sia qualcosa che ha plasmato fortemente la mia estetica e il mio pensiero rispetto alla creatività." — Julie Mehretu

Julie Mehretu, Slouching Towards Bethlehem, First Seal (R 6:1), 2020 Pinault Collection © Julie Mehretu Courtesy of the artist and BORCH Editions

Pensiamo al jazz e alla storia, non è mai solo invenzione. Si tratta sempre di citare. […] Gli artisti sono sempre stati in dialogo tra loro trattando e negoziando non solo la loro contemporaneità, ma anche ciò che significa essere qualcuno che crea in questo momento.

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3.06.24

“Noi artisti, siamo sempre in conversazione, sia con i nostri colleghi contemporanei che con i nostri predecessori.” — Jessica Rankin

(Left to right) Jessica Rankin, Or Spirit Everywhere, 2023, Collection of the artist; Paul Pfeiffer, Incarnator (Pampanga), 2018, Courtesy the artist and carlier | gebauer (Berlin/Madrid). Installation view, “Julie Mehretu. Ensemble”, 2024, Palazzo Grassi, Venezia. Ph. Marco Cappelletti © Palazzo Grassi, Pinault Collection

Siamo stati vicini per così tanto tempo senza necessariamente avere un impatto diretto sull'estetica dei rispettivi lavori, ma forse influenzando le rispettive domande, gli entusiasmi, i percorsi di ricerca in un'espansione reciproca di mondi.

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2.06.24

“Il concetto di artista individuale non ha mai significato nulla per me.” — Robin Coste Lewis

Robin Coste Lewis, Intimacy, 2022 Single-channel video installation, 66 images, text, sound; 23 min. 52 sec. looped. Dimensions variable

Non credo che nel nostro gruppo di “amici di diaspora” qualcuno lavori per sé stesso. […] È come se avessimo sempre lavorato insieme ancor prima di incontrarci. E quindi l’incontro tra di noi nel corso dei decenni, è sempre stato come trovare casa.

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1.06.24

"L’essere trasparenti è lo stato mentale più fragile. Implica un bisogno di sostegno, un bisogno di abbraccio." — Nairy Baghramian

Julie Mehretu, TRANSpaintings (hand), 2023, Courtesy of the artist and White Cube. Installation view, “Julie Mehretu. Ensemble”, 2024, Palazzo Grassi, Venezia. Ph. Marco Cappelletti © Palazzo Grassi, Pinault Collection

È un lavoro collaborativo. Può sembrare una serie ma ogni opera ha la sua voce individuale e la sua presenza. Julie Mehretu mi ha chiesto di incorniciare questi dipinti, di metterli in piedi. Ecco come mi è venuta l’idea di una scultura che in qualche modo abbracciasse le opere.

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18.05.24

"L’immaginale" di Chiara Vecchiarelli

Pierre Huyghe, Liminal, 2024 – ongoing. Courtesy the artist and Galerie Chantal Crousel, Marian Goodman Gallery, Hauser & Wirth, Esther Schipper, and TARO NASU © Pierre Huyghe

"Nell’opera di Pierre Huyghe dei mondi emergono [...]. Queste opere non si situano in uno spazio e in un tempo già presupposti, esse creano il loro proprio spazio e il loro proprio tempo, che pongono come condizioni di possibilità di un luogo d’esistenza che fa mondo pur rimanendo senza nome."

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15.04.24

Podcast "Ensemble"

Palazzo Grassi presenta il podcast in tre lingue dedicato alla mostra "Ensemble" e al lavoro di Julie Mehretu, in collaborazione con Chora Media.

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29.03.24

"Tutti questi incroci silenziosi delle nostre storie sono ineffabili e privati". — Robin Coste Lewis

Scopri l'Art Conversation con Julie Mehretu e le artiste Jessica Rankin, Nairy Baghramian, Tacita Dean e Robin Coste Lewis, moderata dalla curatrice Caroline Bourgeois e Patricia Falguières, una delle autrici del catalogo della mostra.

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"Ensemble" con i partecipanti di Altri Sguardi

"È una fuga da quell'unico piano di realtà in cui siamo intrappolati e da cui siamo limitati." Pierre Huyghe

"Ho sempre lavorato con la musica e credo che questa mostra sia in un certo senso come una colonna sonora. Credo che sia qualcosa che ha plasmato fortemente la mia estetica e il mio pensiero rispetto alla creatività." — Julie Mehretu

“Noi artisti, siamo sempre in conversazione, sia con i nostri colleghi contemporanei che con i nostri predecessori.” — Jessica Rankin

“Il concetto di artista individuale non ha mai significato nulla per me.” — Robin Coste Lewis

"L’essere trasparenti è lo stato mentale più fragile. Implica un bisogno di sostegno, un bisogno di abbraccio." — Nairy Baghramian

"L’immaginale" di Chiara Vecchiarelli

Podcast "Ensemble"

"Tutti questi incroci silenziosi delle nostre storie sono ineffabili e privati". — Robin Coste Lewis

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