L'Immagine-cosa è un convegno chiamato a indagare il ruolo dell’immagine come operatore dotato di realtà, attraverso una ricognizione della sua dimensione ontologica così come della posizione intermediaria che essa occupa tra l’oggetto e il soggetto, e tra il mondo intellegibile e il mondo sensibile.
Vengono presentate quelle concezioni dell’immagine che si interrogano oggi sui regimi di presenza di esse così come sulla loro relativa indipendenza ed esteriorità, e sviluppano direttamente o indirettamente un pensiero dell’immaginazione capace di offrire un’alternativa all’idea di una coscienza immaginante la cui funzione sarebbe, in ultima istanza, quella di allontanarci dal reale. Al contrario, l’immagine-cosa sarebbe un “campione di vita”, per riprendere le parole di Gilbert Simondon, e possederebbe uno statuto di quasi-organismo che le renderebbe possibile di presentarsi con le sue proprie forze e di abitare la coscienza come un intruso resistendo al libero arbitrio del soggetto.
Concepita come dotata di una tale posizione chiave, l’immagine si rivela come una funzione propriamente vitale del vivente, e lungi dall’essere intesa come un mero prodotto estetico si offre da una parte come efficace chiave di lettura di pratiche artistiche altrimenti inafferrabili, d’altra parte come centrale alla comprensione della vita stessa.
Interventi di Andrea Cavalletti, Emanuele Coccia, Elie During, Bertrand Prévost, Chiara Vecchiarelli, Frédéric Worms, Dork Zabunyan.
Proiezioni di opere di Pierre Huyghe, Mark Lewis, Jonas Mekas, Peter Snowdon.
A cura di Chiara Vecchiarelli
In collaborazione con Università Iuav di Venezia, École normale supérieure de Paris, Institut français Italia.
Immagine: Pierre Huyghe, Cambrian Explosion, 2016, ecosistema marino vivente. Foto: Stefan Altenburger Photography Zürich