In occasione di Grand Tour Contemporaneo, un programma di mostre ed eventi promosso dal Comitato Fondazioni Arte Contemporanea, Palazzo Grassi collabora con Vdrome e propone una rassegna di film e video d’artista rari o poco visti. Queste opere mettono in evidenza i rapporti privilegiati e unici che l’Italia ha stabilito, dagli anni Sessanta in poi, con artisti e cineasti sperimentali stranieri che hanno lavorato su questioni e immaginari italiani. Molte rondini fanno primavera esplora il ruolo dell’Italia come bacino di idee e di riferimenti culturali per la produzione artistica contemporanea internazionale e ricorda come essa abbia una lunga tradizione di apertura ad artisti di tutto il mondo, inserita in una logica di accoglienza, incontro e scambio culturale che è fondamentale sostenere e mantenere viva.
Programma:
Introduzione di Edoardo Bonaspetti
Dal 1973 al 2008
Charlemagne Palestine, Body Music II,1973-1974 (8'09'')
Joan Jonas, Merlo, 1974 (16'13'')
Theo Eshetu, Mass Memory, 1994 (7'51'')
Philippe Parreno, Carsten Höller e Rirkrit Tiravanija, Vicinato I, 1995 (13')
Francis Alys, Duett, 1999 (11')
Joachim Koester, Morning of the Magicians, 2005-2006 (05'28'')
Runa Islam, The House Belongs to Those Who Inhabit it, 2008 (06'52'')
Dal 2009 al 2016
Rosalind Nashashibi, Carlo’s Vision, 2011 (11')
Laure Prouvost, Farfromwords: car mirrors eat raspberries when swimming through the sun, to swallow sweet smells, 2013 (12')
Pauline Curnier Jardin, Explosion Ma Baby, 2016 (09')
Amie Siegel, Genealogies, 2016 (26')
Jem Cohen, Amber City, 1999 (48')
In collaborazione con Comitato Fondazioni Arte Contemporanea e a cura di Vdrome (Edoardo Bonaspetti, Andrea Lissoni, Filipa Ramos).