Altri Sguardi - 2021
Nel 2019 inaugura il laboratorio di mediazione culturale "Altri Sguardi" offrendo la possibilità a persone rifugiate e migranti di partecipare a un progetto che Palazzo Grassi ha dedicato al tema delle migrazioni.
Nel 2019 inaugura il laboratorio di mediazione culturale "Altri Sguardi" offrendo la possibilità a persone rifugiate e migranti di partecipare a un progetto che Palazzo Grassi ha dedicato al tema delle migrazioni. L’evento rientra nella serie di iniziative e incontri mirati all’inclusione sociale che, tra gli altri, ha coinvolto partner come Refugees Welcome Italia e l'associazione francese atelier des artistes en exil.
"Valorizzare significa cercare di capire."
La finalità del laboratorio è quella di condividere le proprie esperienze, le proprie storie, e svegliare la sensibilità più profonda dentro di sé all’interno del museo, vivendolo come luogo di vero incontro tra persone che hanno prospettive diverse. Attraverso “Altri Sguardi”, la mediazione culturale in museo può costruire un dialogo tra opere esposte e visitatori: il progetto si rivela un’occasione per lasciare la parola a nuove voci e generare prospettive differenti sulle opere in mostra, condividendo tutto ciò con il pubblico durante una visita guidata fissata alla fine del percorso. “Altri Sguardi” gioca con l’idea della vista, sull’ampliare le proprie prospettive una volta conosciute le esperienze altrui, per scoprire qualcosa di “altro” sotto una nuova ottica.
Il laboratorio diventa un esercizio creativo per avvicinarsi alle persone, integrarsi senza perdere la propria unicità che, attraverso l’arte, mira a condividere con gli altri le proprie esperienze in un’ottica di scambio culturale, in modo da lasciare una traccia in coloro che ascoltano i racconti dei partecipanti.
Selezionati tramite un bando, i partecipanti sono accompagnati nella conoscenza delle opere esposte nelle mostre a Palazzo Grassi e Punta della Dogana, per scoprire come sviluppare delle interpretazioni personali e una capacità di elaborare un racconto di mediazione attraverso l’ideazione di contenuti sulle opere allestite. Il percorso si conclude con una presentazione delle proprie riletture e riflessioni su alcuni lavori specifici con i visitatori delle mostre.
È possibile ascoltare le testimonianze dirette dei partecipanti dell’edizione del 2021, che vede come fulcro del progetto le opere della mostra fotografica HYPERVENEZIA, tenutasi a Palazzo Grassi dal 5 settembre 2021 al 9 gennaio 2022, e scoprire cosa abbia significato per loro partecipare a questa esperienza.
"Si tratta di un’esperienza fluida, fatta di tante situazioni diverse, delle quali si impara ad aprire i propri orizzonti e a mediare."
Ascoltando le parole dei partecipanti, emergono impressioni e tematiche soggettive, ma che accomunano molte delle persone che si sono sentite spinte a lasciare il Paese natale per cercare, in un altro luogo, delle condizioni di vita migliori.
Emerge soprattutto l’elogio a un progetto che permette di creare nuove relazioni nel Paese di arrivo nonché di conoscere il museo e poterlo interpretare condividendo con il pubblico la propria cultura d’origine.
Attraverso l’esperienza i partecipanti comprendono che integrarsi significa sentirsi parte di qualcosa, non necessariamente assumere un comportamento o un’abitudine, ma conoscerli e comprenderli.
"La libertà di esprimersi significa sentirsi valorizzati."