Faccia a faccia con l’archivio. L’artista e il tempo riattivato
Incontro con Cristina Baldacci dell'Università Iuav di Venezia, l'artista Maria Morganti, l'artista Antoni Muntadas, Angela Vettese dell'Università Iuav di Venezia e prima proiezione in Italia di In girum revisited... (14' 32'', 2017) di Antoni Muntadas.
Riprendendo le riflessioni contenute nel libro Archivi impossibili. Un'ossessione dell'arte contemporanea (Johan & Levi, 2016) di Cristina Baldacci, l'incontro Faccia a faccia con l'archivio. L'artista e il tempo riattivato approfondisce i due principali aspetti dell'archiviazione come pratica artistica. Da un lato, quello legato alla memoria personale, quindi al bisogno di collezionare e conservare, tra egotismo e ricerca identitaria, ogni più piccola parte di sé e del proprio lavoro, nella sperenza di avere pieno controllo sulle cose e cercare di alleviare il disagio esistenziale. Dall’altro, l’aspetto che riguarda la memoria collettiva, quindi anche il ruolo sociale, politico e culturale dell’archivio come strumento di potere ma anche di critica.
Nel suo nuovo film In girum revisited... Antoni Muntadas edita e reinterpreta le immagini dell'ultimo lavoro cinematografico di Guy Debord In girum imus nocte consumimur igni (1978). Come "deriva" situazionista per i canali di Venezia, questo saggio visivo è una metafora dello scorrere del tempo e dell'impermanenza di tutte le cose - non ultime le ideologie e utopie politiche -, che Muntadas riattiva attraverso l'archivio.
In collaborazione con Johan & Levi editore