Edith Dekyndt. Song to the Siren
Teatrino di Palazzo Grassi
Dal 13 al 17 marzo e dal 15 al 22 aprile 2024
Dalle ore 10.00 alle ore 19.00
Ingresso gratuito
L’installazione è inoltre visibile in occasione degli eventi al Teatrino aperti al pubblico.
Song to the Siren, 2022, video (colore, suono), 15 min. loop
Nella luce di un mattino dell’autunno 2022, Edith Dekyndt ha ripreso una giovane donna sdraiata nelle acque della laguna, accanto al Monumento della Partigiana che si trova lungo la riva, di fronte ai Giardini di Venezia. La giovane stringe nella mano un panno bianco con il quale pulisce, deterge, ripara, accarezza o, ancora, consola, la statua di bronzo che ritrae una donna d’altri tempi, parzialmente immersa nella laguna, le mani legate, probabilmente diretta verso la sua fine, come lo furono numerose partigiane, tra cui anche veneziane, durante la Seconda Guerra Mondiale.
In quest’opera video, presentata nel Foyer del Teatrino di Palazzo Grassi, Edith Dekyndt porta l’attenzione dello spettatore sulla possibilità di coltivare e di preservare la memoria, per scongiurarne una possibile ripetizione. La scultura in bronzo, realizzata nel 1969 dallo scultore Augusto Murer, è posizionata su una struttura e un piedistallo idraulico concepito da Carlo Scarpa.
L’opera “Song to the Siren” fa parte di una serie di azioni nelle quali lo stesso gesto viene ripetuto presso monumenti storici pubblici, scelti in virtù della loro risonanza nella contemporaneità. I titoli degli interventi riprendono sempre i titoli delle canzoni assumono un’eco aperta ed eterna. In questo caso il titolo è “Song to the Siren” (1970), brano scritto da Larry Beckett e Tim Buckley e reinterpretato nel tempo da numerosi artisti, da This Mortal Coil a Robert Plant.