Palazzo Grassi – Punta della Dogana e Museo e Real Bosco di Capodimonte presentano le tappe italiane del Ballet des Porcelaines, il misterioso balletto andato perduto la cui scrittura testimoniava gli intensi scambi tra Oriente e Occidente, nella versione reinterpretata per il pubblico contemporaneo a cura di Meredith Martin, docente di storia dell'arte presso la New York University, con il coreografo e attivista Phil Chan.
Con l’intento di riattualizzare il balletto per un pubblico contemporaneo e multiculturale, i due hanno rivisitato il Ballet des Porcelaines, anche conosciuto come The Teapot Prince, un’opera barocca pantomimica del 1739 di cui nulla sopravvive della scenografia, né dei costumi o della coreografia. Il balletto, una fiaba orientalista, è un’allegoria del bramoso desiderio degli occidentali di possedere i segreti della creazione della porcellana cinese, definita nel Settecento “l’oro bianco”.
Una grande produzione che coinvolge un’equipe internazionale di artisti, ballerini e musicisti di grande prestigio, tra i quali Georgina Pazcoguin, prima solista asiatico-americana del New York City Ballet, e Daniel Applebaum del New York City Ballet, nei ruoli principali del principe e della principessa, Tyler Hanes, attore e ballerino noto per le sue performance in diversi musical di Broadway, che veste invece i panni del mago. L’artista e stilista Harriet Jung firma i costumi, mentre i musicisti dell’Ensemble Barocco di Napoli.